Willem Stolk

Pe me la pesca dei predatori é un’avventura senza fine . Ogni giorno é diverso dall’altro ed i fiumi in cui pesco cambiano ogni volta. Pesco circa quaranta ora a settimana nel delta del fiume di casa. E’ talmente vasta l’area che una vita intera non é sufficiente per esplorarlo completamente. La ricerca di nuove zone, nuovi spot , nella speranza di una bella botta o di quella mangiata delicatissima che necessita il massimo della sensibilità, mi ispirano continuamente.

Prima di andare a dormire , i miei pensieri sono rivolti alla pesca , a quello che potrebbe essere la prossima sessione. Pur pescando tanto e da tanti anni non mi ritengo ancora sazio e l’eccitazione mi tiene sveglio. Appena la barca entra in acqua , ne guardo Il colore e sento la direzione del vento , vengo travolto da un insieme di sensazioni che attivano i miei sensi, scatenando l’istinto primordiale di predatore.

Da bambino sognavo di diventare un campione di pesca e nel corso degli anni ci sono state tante avventure, alcune fantastiche, altre che hanno lasciato la delusione che deriva da quella lenza che si rompe e che lascia tanti punti di domanda, ma tutte loro mi hanno permesso di essere la persona che sono oggi. Alla fine il sogno diventò realtà, vincendo cinque titoli nazionali, ma la fame di avventura non é ancora assopita, devo andare là fuori e la storia ricomincia senza una fine.